Linfodrenaggio Manuale

Chi sono?
Mi chiamo Francesca Grimaldi e mi occupo di Riabilitazione del Pavimento Pelvico e Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder.
Mi sono laureata in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Salerno nel 2017 e specializzata a Napoli in Riabilitazione Posturale presso l’Associazione Italiana Metodo Mézières – AIMM.
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Drenaggio linfatico manuale metodo Vodder
Il Drenaggio Linfatico Manuale Metodo Vodder è una tecnica di massaggio specialistica che consente di ripristinare il corretto funzionamento circolatorio e favorire il naturale ritorno della linfa tramite i canali di drenaggio.
Rappresenta la terapia riabilitativa principale in caso di:
- Linfedema
- Lipedema
- Alterazioni del sistema linfatico post asportazione onclogica
- Stati edematosi post traumatici o da immobilizzazione
- Ritenzione idrica e panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (cellulite)
Che cos’è il sistema linfatico?
Il Sistema Linfatico è il sistema deputato alla difesa del nostro organismo. È costituito da un’intricata rete di vasi che si snodano in tutto il corpo, da stazioni linfonodali che hanno funzione di filtraggio e produzione dei linfociti (una tipologia di globuli bianchi), e dalla linfa che vi scorre all’interno. La Linfa deriva direttamente dal sangue e ne rappresenta la quota (10%) che resta nei tessuti. Fisiologicamente essa viene riportata nella circolazione sanguigna defluendo nel percorso dei vasi linfatici che, a differenza di quelli sanguigni, non hanno forza pressoria ma veicolano la linfa grazie all’azione di contrazione e rilassamento che la muscolatura esercita sulle pareti dei vasi.
Quando si manifestano alterazioni strutturali o funzionali a carico del sistema linfatico possiamo trovarci di fronte ad una problematica definita Linfedema.
Cos’è il linfedema?
Il Linfedema è una patologia cronica progressiva e ingravescente, ancora oggi poco conosciuta e molto invalidante. Si manifesta con un importante raccolta di liquido (edema) causato dal ristagno della linfa che si accumula a livello dei tessuti. Questo edema interessa in un primo momento le regioni più lontane del nostro corpo (solitamente mani o piedi) e successivamente può coinvolgere tutto l’arto. In particolari casi possono essere colpite anche regioni del corpo come il tronco, il viso o i genitali quando vengono interessate le stazioni linfonodali che si trovano adiacenti a tali zone.
Questa patologia può essere di carattere primitivo, nel caso in cui ci sia un difetto di formazione congenita di uno dei componenti del sistema linfatico, o secondario, quando il sistema viene intaccato a seguito di interventi chirurgici (come nel caso dell’asportazione linfonodale seguita ad interventi oncologici), radioterapia o alterazioni postume (stati edematosi post traumatici o da immobilizzazione).
I linfedemi secondari a chirurgia oncologica sono i casi più frequenti di linfedema. In un’alta percentuale di casi può succedere che vengano asportati i linfonodi deputati al drenaggio della zona interessata insieme alla massa tumorale. Più comuni sono i linfedemi di arto superiore in seguito a chirurgia per tumore alla mammella, linfedemi di arto inferiore per chirurgia pelvica (tumore dell’ovaio, prostata, utero) o melanomi nella sede di riferimento.
Quali sono i sintomi di un paziente affetto da linfedema?
Difetti del sistema circolatorio e linfatico possono comportare sintomi come gonfiore, senso di pesantezza e costrizione, dolore e alterazione della sensibilità.
Molto frequentemente si manifestano alterazioni della pelle che può apparire lucida e ispessita con prurito e difficoltà nella cicatrizzazione delle ferite che sono più facilmente soggette ad infezioni data la scarsa funzionalità del sistema immunitario.
Nei casi più gravi possono presentarsi rossori e addirittura formazioni simili a bolle che se lacerate possono sfociare in vere e proprie ulcere. Altro elemento caratteristico è la difficoltà che il paziente incontra nel movimento che può risultare difficile, pesante o addirittura doloroso a causa dell’aumentato volume dell’arto. È per questo importante interrompere sin da subito il processo di accumulo consentendo di ripristinare il prima possibile l’adeguato funzionamento del sistema linfatico.
Cos’è il lipedema e come si presenta?
Il Lipedema è una patologia cronica, progressiva e invalidante, ancora per molti versi sconosciuta. Interessa prevalentemente le donne poiché la sua comparsa è associata a momenti di squilibrio ormonale come periodo puberale, gravidanza e menopausa. È caratterizzata da un accumulo smisurato di adipe (grasso sottocutaneo) agli arti inferiori, localizzata tra i glutei e le caviglie bilateralmente. Si accompagna a edema, infiammazione sistemica e dolore.
Questo stato comporta sintomi quali dolore al tatto e pressione, dolore pungente spontaneo, maggiore suscettibilità ai lividi, frequenti e visibili alterazioni capillari. Le gambe della paziente possono presentare diversi inestetismi; sono grosse, dure alla palpazione, con presenza di zone a cuscinetto più fibrotiche dall’aspetto nodulare. Negli stadi più avanzati e più gravi si accompagna anche ad un ristagno linfatico LipoLinfedema.
In cosa consiste la terapia riabilitativa per il Linfedema e il Lipedema?
Ad oggi l’unica strategia per il contenimento e il trattamento di queste patologie è il Drenaggio linfatico manuale, che viene associato a tecniche di Bendaggio elasto-compressivo, esercizi terapeutici e attuazione di norme comportamentali. Questo insieme di strategie si identificano con il nome di Terapia Decongestiva Complessa.
Il Linfodrenaggio è costituito da un insieme di specifiche tecniche di manualità che comprendono movimenti dolci, precisi e ritmati con lo scopo di trasportare la linfa accumulata nel tessuto e accompagnarla attraverso i vasi a defluire nuovamente nella circolazione sanguigna attraverso la vena cava. Ciò consente di liberare il tessuto intasato per permettere alla zona colpita di ritornare gradualmente al normale aspetto e funzionamento.
Il linfodrenaggio viene coadiuvato dall’utilizzo di particolari bendaggi elasto-compressivi che vengono confezionati dal fisioterapista a misura del paziente, rispettando la particolarità della zona da trattare. Questi bendaggi hanno un duplice scopo, da un lato contenere l’arto impedendo il deposito di nuova linfa e dall’altro effettuando una forza di contrapposizione alla contrazione muscolare per incrementare il deflusso del liquido.
Quest’ultimo effetto viene incrementato mediante l’utilizzo di esercizi terapeutici che il fisioterapista costruisce sul paziente in base alla specifica patologia. Questi sono volti a rieducare il movimento, recuperare la mobilità articolare e la forza dell’arto, consentendo allo stesso tempo al muscolo di effettuare il suo naturale lavoro di pompa sulla circolazione linfatica.
Gli effetti benefici per il paziente sono visibili già dalle prime sedute, in cui è possibile avvertire un senso di leggerezza e libertà dell’arto, un miglioramento della mobilità oltre che una riduzione in termine di volume del distretto interessato.
Questo particolare percorso di riabilitazione viene eseguito da fisioterapisti specializzati, i quali sono in grado di accompagnare il paziente durante il periodo di riabilitazione monitorando la terapia e adattandola alle specifiche esigenze, per raggiungere insieme al paziente i migliori obiettivi terapeutici possibili.
Hai bisogno di linfodrenaggio manuale? Siamo a Bellizzi, in provincia di Salerno