Riabilitazione del pavimento pelvico

Chi sono?
Mi chiamo Francesca Grimaldi e mi occupo di Riabilitazione del Pavimento Pelvico e Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder.
Mi sono laureata in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Salerno nel 2017 e specializzata a Napoli in Riabilitazione Posturale presso l’Associazione Italiana Metodo Mézières – AIMM.
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La Riabilitazione del Pavimento Pelvico è una branca specialistica della fisioterapia che si occupa della gestione e del trattamento delle problematiche della sfera urogenitale come Incontinenza, Dolore Pelvico Cronico, problematiche Pre e Post Parto.
Cos’è il Pavimento Pelvico?
Il Pavimento Pelvico è una struttura anatomica formata da un insieme di fasce, muscoli e legamenti che si estendono alla base del bacino, tra sacro e pube. E’ una struttura a forma di amaca che chiude in basso la cavità addomino pelvica ed è attraversata dall’uretra, dal retto e dalla vagina nella donna.
Gioca un ruolo fondamentale per l’equilibrio fisico e muscolare di tutto il corpo poiché coordina e gestisce diverse funzioni corporee influenzando enormemente la qualità di vita del paziente.
Il benessere delle strutture muscoloscheletriche pelviche è determinante per lo svolgimento di importanti funzioni quali:
– il sostegno dei visceri.
– il contenimento delle feci e dell’urina.
– la corretta dinamica della funzione muscolare.
– supporto durante la gestazione e il parto.
Quando uno o più di questi elementi vengono alterati ci si può trovare di fronte ad una disfunzione del pavimento pelvico.
Chi è il paziente con disfunzione del pavimento pelvico?
Il paziente con disfunzione del pavimento pelvico è un paziente che può presentare uno o più dei seguenti sintomi:
– Incontinenza urinaria, da gas, o fecale.
– Alterazioni sensitive e da svuotamento del basso tratto urinario.
– Disfunzione della defecazione.
– Dolore pelvico cronico.
– Disfunzioni sessuali.
– Diastasi dei retti addominali.
In caso di traumi, interventi chirurgici, parti difficoltosi o sforzi importanti si può instaurare una alterazione del pavimento pelvico che può portare ad un quadro di prolasso (isterocele, cistocele, rettocele). Il prolasso è lo spostamento o discesa di un organo dalla sua sede anatomica. In questo caso utero, vescica o retto possono sconfinare nel canale vaginale il che comporta un’ostruzione fisica al corretto funzionamento del pavimento pelvico.
Parliamo invece di alterazioni funzionali quando ci troviamo di fronte ad una mancata coordinazione della muscolatura. Questo tipo di alterazione va a ridurre principalmente la possibilità di continenza e possono spesso associarsi a problematiche di dolore o alterazione della sensibilità.
Quali sono quindi le principali disfunzioni che coinvolgono il pavimento pelvico?
Incontinenza Urinaria e Dolore Pelvico Cronico
Incontinenza urinaria.
L’incontinenza urinaria viene definita come la perdita involontaria di un qualsiasi quantitativo di urina. Può manifestarsi a tutte le età, e rappresenta una condizione di forte disagio che limita e condiziona la qualità di vita del paziente.
Esistono diversi tipi di incontinenza:
– Incontinenza da Sforzo, quando la perdita di urina è dovuta ad una forza esterna, come il sollevamento di un peso, uno starnuto o un colpo di tosse. Questi stress aumentano la pressione intraaddominale che gli organi esercitano sul pavimento pelvico, il quale non riesce ad attivarsi correttamente per contrastare la perdita.
- Incontinenza da Urgenza, quando si avverte uno stimolo urgente che il paziente non riesce a rimandare. In altri casi si presenta con minzioni ridotte e frequenti. Questa tipologia di incontinenza è spesso associata a problematiche di natura neurologica, come sclerosi multipla, Morbo di Parkinson o lesioni midollari.
- Incontinenza Mista, più frequente e caratterizzata dalla coesistenza di entrambe le componenti, sia da sforzo che da urgenza.
- Incontinenza Post Parto.
Il parto rappresenta una delle cause più frequenti di incontinenza nella donna.
Può insorgere a seguito del forte stress al quale vengono sottoposti i tessuti pelvici durante il passaggio del feto nel canale vaginale. La forte spinta comporta la dilatazione dei tessuti i quali possono essere addirittura lacerati o incisi chirurgicamente con episiotomia, e successivamente suturati.
In questi casi la riabilitazione del pavimento pelvico è fondamentale sia per recuperare la corretta continenza che per trattare le eventuali cicatrici residue e ridurre il rischio di sindromi dolorose croniche, per migliorare forza e resistenza dei muscoli pelvici, per riequilibrare l’assetto posturale della cerniera addomino pelvica e la sinergia tra pavimento pelvico e parete addominale, in particolare quando ci troviamo di fronte ad alterazioni come la diastasi retto addominale.
La Diastasi Retto Addominale è una condizione in cui si verifica l’allontanamento dei muscoli retti dell’addome, che si distaccano tra loro a seguito dell’aumento del volume addominale durante la gravidanza.
La riabilitazione del pavimento pelvico può essere utile anche in ottica preventiva nel periodo gestazionale. Questo aiuta la mamma ad affrontare in maniera più consapevole il momento del parto prendendo controllo dei muscoli pelvici, aumentando la tonicità dei tessuti per consentire un lavoro sinergico e ridurre la probabilità di lacerazioni o ricorso a episiotomia.
Dolore Pelvico Cronico
Per Dolore Pelvico Cronico si intende la manifestazione di dolore pelvico persistente da più di sei mesi e non riferibile ad altra patologia.
Il dolore può essere localizzato a zone ben definite della muscolatura pelvica o addirittura estendersi a zone limitrofe quali zona addominale, lombare, glutea o perianale.
Colpisce circa il 15% delle donne e, nonostante la sua forte diffusione, è ancora una patologia poco conosciuta spesso oggetto di stigma e imbarazzo per le donne che ne sono affette.
Il dolore si manifesta in maniera continua con picchi associati a stimoli come ciclo, rapporti sessuali, stress meccanici, contatto con superfici rigide o indumenti stretti.
La diagnosi di dolore pelvico cronico è prevalentemente clinica-valutativa e spesso riconosciuta tardivamente rispetto all’ insorgenza della patologia stessa,
Le forme di dolore pelvico cronico sono diverse:
– Vulvodinia, dolore localizzato alla zona vulvare.
– Dispaneuria, dolore durante rapporti sessuali.
– Vestibulodinia, dolore localizzato alla zona vestibulare, la zona dei genitali esterni.
– Nevralgia del pudendo, dolore dovuto all’irritazione o lesioni del nervo pudendo.
Il dolore viene spesso definito dai pazienti come improvviso, urente, come un bruciore, una sensazione di spillo, e accompagnato da segni e sintomi tra cui arrossamento e cistiti ricorrenti. Questa condizione limita fortemente le attività di vita quotidiana della paziente e influisce in maniera importante sulla vita sessuale e sullo stato emotivo.
In cosa consiste la Riabilitazione del Pavimento Pelvico?
Il percorso di riabilitazione del pavimento pelvico prevede la presa in carico globale del paziente, considerando la muscolatura pelvica come parte di un insieme di sinergie muscolari che devono essere correttamente riequilibrate.
L’obiettivo primario è migliorare la tonicità e l’elasticità della muscolatura pelvica, consentendo al paziente un maggior controllo della stessa per attivarla in risposta a necessità di contenzione, e ripristinare l’equilibrio tra il diaframma pelvico e quello addominale sia nella dinamica respiratoria che posturale globale.
La prima seduta di riabilitazione prevede diverse fasi.
Una prima fase in cui attraverso l’anamnesi vengono raccolti tutti i dati utili ad inquadrare inizialmente il problema. Al paziente verranno richiesti un diario menzionale e dei test capacitivi per valutare le abitudini minzionali giornaliere.
La seconda fase prevede un esame obiettivo, una valutazione delle dinamiche respiratorie e posturale, insieme alla valutazione della condizione e capacità di attivare la muscolatura della pelvi attraverso test specifici.
In ultima fase verranno proposti esercizi personalizzati per la condizione rilevata per aiutare il recupero della funzione persa.
E’ fondamentale rivolgersi ad un fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico in quanto un corretto inquadramento della problematica e un percorso terapeutico mirato può consentire un recupero e controllo delle funzioni perse e un miglioramento della sintomatologia, ritornando ad uno stile di vita quanto migliore possibile.
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